Friday, November 29, 2013

Fausto canta, lo stomaco brontola

Ne sono stata sazia per un po', come dopo l'assalto a una barretta di cioccolato che poi me ne tiene lontana per circa un mese; non ho più letto Pushkin e Dostojevskij in modo compulsivo, perché avevo passato molto tempo a casa loro la scorsa estate e non si può stare sempre a parlare delle stesse cose con le stesse persone; ho smesso di (mal) preparare beveroni dell'est, ricatturata dalla bontà capitalista della Coca Cola...
... e stamattina Fausto Leali non smette di scandirmi in testa ogni sillaba di Mi Manchi. Credo che la colpa sia da attribuire anche a questa ondata di gelo; il gelo è giustificato al nord Europa, le dà fascino e carattere, ma possiamo giustificarlo in Italia? Siamo un paese mediterraneo, abbiamo gli ulivi e le arance. Il sillogismo è inevitabile: tanto valeva restare a Pietroburgo, no?! E Fausto attacca.
E il mio stomaco ha ripreso a brontolare.
Mentre Fausto canta, mi chiedo dove possa mai trovare le bacche nere del mio beverone (kompot)

Mentre Fausto canta, mi chiedo come stiano gli innamorati del lungofiume (si abbracceranno ancora lungo il canale Griboedova nonostante il ghiaccio?!)

Mentre Fausto canta, mi chiedo se con i rumori attutiti dalla neve e i colori che diventano pastello non ci possa essere una seconda possibilità per me e quella donnona russa troppo truccata (Mosca).
Intanto, tiro fuori gli appunti per preparare i blinicki così da far tacere Fausto almeno questo venerdì sera.

Note a pié di pagina
Kompot Tisana russa che si prepara con bacche nere, mela, limone e zucchero. Buona, molto buona se azzecchi le dosi delle bacche. 
Canale Griboedova uno dei canali più grandi e famosi di San Pietroburgo e uno dei più romantici.
Blinicki personalmente per blinicki non intendo i piccoli bliny (crepes) ma mi hanno insegnato a chiamare blinicki le frittelle fatte con yogurt o smetana o kefir da servire a colazione (ma forse erroneamente).